Tripoli Angela - Hobby Arte di Putignano Michele

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Biografia

              Le sue opere fanno parte di collezioni private in Italia, Belgio, Inghilterra e USA

"...nel mutevole scenario della vita, oscillante tra certezze illusioni e disinganni, Angela individua i temi portanti della sua ricerca pittorica, evidenziando un'acuta capacità di analisi psicologica. Le protagoniste delle sue opere simboleggiano problematiche e situazioni esistenziali d'attualità, con prevalente riferimento alla condizione della donna. Si esprime con un linguaggio originale, ironico e graffiante, ricreando sicurezza nella composizione grafica e gusto nell'intonazione dei colori, con cui a volte ricrea gustose atmosfere d'impronta chagalliana" (V. Cracas)

"...E’ questa nostalgia del ‘prima’, dell’infanzia gioiosa, destinata a svanire, che Angela Tripoli ha scelto ora decisamente di cantare in queste sognanti istantanee di parteni, di canti e di danze adolescenziali, le chiome da Menadi non ancora immalignite, la nudita’ gioiosa e meridiana, sottolineata da un tavolino ‘abbigliato’ e da un  velo-vela, che si libra per partecipare alla danza, il gusto delle figure e figurine multiple e la cura dei dettagli, la suggerita lettura teatrale e ludica degli ambienti, fanno di questi ‘sogni a colori’ una  piacevole ed ironica provocazione di un ‘artista, che gioca la sua femminilita’ disincantata e frenetica." (F. DeMartino)

"...l'immagine femminile conquista e offre sensazioni e turbamenti, il mondo della donna si rivela in tutta la sua varietà, autenticità, tenerezza e con tutte le sue enigmatiche riserve..."

"...è un'altalena che dondola tra ironia e sogno, desiderio e fantasia..." (G.Delgado)

"...irrealmente reali, evanescenti, un pò folli, le donne di Angela raccontano con un tono ironico la distanza che l'artista ha preso dal mondo violento, meccanizzato e senz'anima, che la circonda e la soffoca.

L'ottica poetica dell'artista, nella sua vitalità gioiosa e spontanea, rinvia a un mondo di pace , tessuto da donne legate agli antichi valori , ma proiettate in un avvenire confuso e pieno d'incognite..." (P. de Giosa)




OPERE

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